LA BEATIFICAZIONE DI ANGELO RONCALLI
Domenica 3 settembre
2000, a 37 anni dalla morte (3 giugno 1963), Giovanni Paolo II ha proceduto alla
beatificazione di Giovanni XXIII, associata a quella di tre religiosi e di un
altro pontefice assai amato dallo stesso papa Giovanni XXIII, Pio IX.
“Servi di Dio che la Chiesa oggi inscrive nell’albo dei
beati’’ dice Giovanni Paolo II nell’omelia, indicando papa
Roncalli come portatore di “una ventata di novità”, palese
nella “carica di simpatia con cui egli avvicinava le persone comuni e i
potenti della terra.
Fu con questo spirito che egli indisse il Concilio
ecumenico Vaticano II, col quale aprì una nuova pagina nella storia della
Chiesa”. Dopo il riconoscimento delle virtù eroiche di Giovanni
XXIII, stabilite il 20 dicembre 1999, si è vagliato il miracolo del 1966
attribuito al pontefice e necessario per il decreto di beatificazione. Caterina
Capitani è la cinquantaseienne religiosa ospedaliera di Potenza che nel
1966, in fin di vita per una peritonite acuta (il verdetto medico recitava
«perforazione gastrica emorragica con fistolazione esterna e peritonite
acuta»), ottenne la guarigione per intercessione di papa Roncalli. Le era
già stata impartita l’unzione degli infermi e preparata la tomba;
le consorelle attorniavano la sofferente, pregando papa Giovanni di cui da pochi
mesi era stata introdotta la causa di beatificazione. In breve tempo, tuttavia,
suor Caterina si risveglia e si rimette a mangiare, narrando di avere visto
accanto a sé la figura di papa Giovanni che comunica l’avvenuto
miracolo, incoraggiandola a non temere più e a pregare.
Già
verso la fine del Vaticano II, un gruppo di padri aveva del resto proposto a
Paolo VI la proclamazione della santità di Angelo Giuseppe Roncalli:
erano circa una settantina, guidati da un giovani Luigi Bettazzi, a quel tempo
ausiliare del cardinale Lercaro a Bologna.
Di fronte a tali richieste,
sostanzialmente condivise da papa Montini, si verificò tuttavia un
irrigidimento della curia romana e la decisione di procedere alla beatificazione
con procedura ordinaria regolata dal diritto canonico. Quindi a quattro anni
dalla morte si avviò il processo cognizionale romano (1967-74),
affiancato da altri 16 processi tra il 1968 e il 1973 e da un ulteriore
procedimento, nel 1981, organizzati nei diversi Paesi in cui Giovanni XXIII
aveva svolto la propria missione di sacerdote, vescovo, nunzio apostolico e
infine pontefice della Santa Romana Chiesa. I testimoni interpellati furono 20
cardinali, 12 arcivescovi, 24 vescovi, 93 sacerdoti diocesani, 2 sacerdoti, 20
religiose e 110 laici, tra cui influenti personaggi del mondo politico e
culturale. Al complesso di deposizioni orali, fece seguito una serie di
documenti, a stampa e manoscritti, che hanno quindi costituito la
positio, composta di otto volumi e raccolta dalla Congregazione per le
cause dei santi, dalla Postulazione generale dei Frati minori, essendo papa
Roncalli terziario francescano professo, e da alcuni studiosi di Storia e di
Teologia.
Alla solenne cerimonia di beatificazione, concelebrata da dieci
cardinali, 30 vescovi e 200 sacerdoti, sono convenuti numerosi concittadini di
papa Roncalli, provenienti dalla frazione di Sotto il Monte, in provincia di
Bergamo, da numerose città italiane, e, inoltre, dal Libano, dal
Perù, dal Giappone e dalla Spagna e dai collegi argentini e brasiliani
intitolati a Giovanni XXIII.